
In questa guida andremo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sul World Check: che cos’è e come si utilizza nell’ambito delle investigazioni.
Cos’è il World check?
Indice di navigazione
World-Check è uno strumento che viene utilizzato in tutto il mondo, nell’ambito delle investigazioni, per identificate e gestire rischi di natura normativa, finanziari e reputazionale. Tutto questo processo avviene attraverso un database di persone politicamente esposte (PEP), singoli individui e società ad alto rischio.
Inizialmente questo database fu creato da Thomson Reuters Management Solutions, ma nell’Ottobre 2018 passò, dopo una fusione con The Blackstone, a Refinitiv.
Il database per il World Check lavora attraverso dei dati che provengono da più di 100.000 fonti pubbliche.
Un perno fondamentale di questo lavoro sono le informazioni personali accessibili direttamente da fonti pubbliche su internet, le cosiddette “ Open Source Data”. Questo processo avviene analizzando informazioni in 240 paesi al mondo e in 65 lingue diverse.
Il World Check viene utilizzato con l’obiettivo di calcolare la reputazione o di un singolo individuo o di intere società, come strumento di risk intelligence.
Quali sono le fonti?
Come spiegato in precedenza, il World Check opera analizzando dati prevalentemente estrapolati da fonti pubbliche su internet quali:
- Social media e pubblicazioni attendibili
- Informazioni sulle navi
- Informazioni pubbliche del diretto interessato
- Siti web politici
- Persone politicamente esposte, come familiari, amici o collaboratori diretti
- Organi statali o imprese a partecipazione statale
- Elenchi di sanzioni
- Siti internet di autorità giudiziaria
La ricerca e l’insieme di tutte queste informazioni estrapolate crea un report.
Cos’è contenuto nel report?
Il report di World Check è una scheda personale o aziendale che viene redata dal database con tutti i dati estrapolati dalla precedente ricerca e contiene:
- Categoria
- Sottocategoria
- Data di Creazione
- Numero di Previdenza Sociale
- Nome
- Cognome
- Alias
- Appellativi
- Alias Alternativi
- Data di Nascita
- Certificato di Decesso
- Ulteriori Informazioni
- Passaporto
- Carta d’Identità
- Numeri di società
- Riferimenti di fonte
- Cittadinanza
World check e antiriciclaggio
Per riciclaggio di denaro, si intende un insieme di operazioni economiche mirate a far sembrare lecita una fonte di denaro, che proviene da una fonte illecita, di conseguenza cresce di pari passo con i crimini finanziari.
Proprio per affrontare questa problematica, viene adottata una strategia, chiamata antiriciclaggio, che si basa sul condividere e diffondere dati e informazioni relative alla persona in questione e alla provenienza del denaro, così da prevenire la criminalità finanziaria.
In relazione a questa operazione di prevenzione esistono delle società che sono in grado di analizzare i database di business information attraverso programmi dedicati o valutazioni precise e metodiche.
Un esempio di queste società è Dogma S.p.A., che grazie al suo lavoro semplifica notevolmente la ricerca di tutte quelle persone o aziende segnalate che possono essere accusate o condannate per riciclaggio di denaro.
Privacy
Essendo sempre più frequente e vincolante la tematica della privacy la domanda sorge spontanea, ma il World Check è legale?
La risposta è Sì, il World Check è completamente legale. La paura principale è la diffusione e l’uso improprio dei dati ricavati da questo database.
Chi viene introdotto in questa lista, viene schedato e rimane all’oscuro di tutto in quanto tutti i suoi dati sensibili vengono segretamente trattati ed inviati a terzi, senza il suo diretto consenso.
L’unico modo per difendersi da questo database e far cancellare il proprio nome e i propri dati dalla lista.
Questo strumento in questione è un archivio tra i più utilizzati da banche, multinazionali e istituti bancari e creditizi per l’acquisizione di informazioni commerciali.
Per concludere, possiamo affermare che sia importantissimo informarsi riguardo a questa tematica e all’affidabilità del singolo individuo o dell’azienda, in quanto è emerso secondo uno studio che quasi il 50% delle società mondiali è stato vittima di crimini finanziari e complessivamente sono stati calcolati circa 1,45 trilioni di dollari di perdite.
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