
Un vecchio contratto, in parte redatto a mano e in parte battuto a macchina, col quale acquisiamo dei diritti che qualcuno potrebbe contestare. Un testamento scritto dal defunto (quando era in vita, ovviamente), che ci sembra “strano”. Sono solo due esempi di documenti che per essere considerati autentici, avrebbero bisogno di una perizia calligrafica.
Anche se il termine più corretto dovrebbe essere perizia grafologica. Ma cosa è una perizia calligrafica (o grafologica) e come funziona? Partiamo dal fatto che la perizia è un elaborato scritto da un esperto, un perito calligrafico nel nostro caso, che espone il risultato di esami condotti per stabilire l’autografia di uno scritto o documento. La perizia, quindi, è il risultato finale di un minuzioso lavoro che deve essere fatto da un professionista.
Le perizie calligrafiche e grafologiche di cui può occuparsi un’agenzia di investigazione privata sono: autenticità testamento olografo; analisi autenticità firme; … indagine grafologica atta a rilevare il profilo della personalità (grafopatologia e incapacità di intendere e volere).
Cosa si intende per perizia
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La perizia, dal punto di vista legale, si chiama “asseverazione”, cioè affermazione, da parte di un esperto del settore, della verità di un documento e del suo contenuto. Il tecnico che esegue tale affermazione, se la legge glielo consente, “certifica” il documento, tramite una relazione e si assume la responsabilità di ciò che scrive.
Dal punto di vista legale, un documento periziato avrà maggior valore. La perizia può essere definita semplice, se è una relazione redatta e firmata dal tecnico dopo aver raccolto le informazioni ed elaborato i dati. Asseverata, se il tecnico non si limita a redigere la perizia, ma ne “assicura” la veridicità dei contenuti, operando con correttezza e professionalità.
Il parere più forte, infine, è la perizia giurata: di essa il tecnico, in caso di falsità, risponde in sede penale perché commette un vero e proprio reato. Dopo aver redatto la relazione, il perito giurerà della veridicità di ciò che afferma e firmerà il documento di fronte ad un pubblico ufficiale, che può essere il cancelliere del tribunale o più facilmente un notaio.
Perizia grafologica: cos’è
La perizia grafologica è il nome corretto della perizia calligrafica. Essa prevede un esame calligrafico da parte del perito grafico (ma spesso impropriamente chiamato perito calligrafico), con analisi calligrafica, cioè della calligrafia della persona su diversi documenti che siano autenticamente scritti da quella persona (se non più in vita); oppure fatti scrivere apposta, sottoponendo poi lo scritto ad un test della calligrafia, in modo da poter procedere con una comparazione rispetto al documento di cui si vuole accertare l’autenticità.
Perizia grafologica: a cosa serve?
In sintesi, la perizia grafologica si usa per capire se una scrittura è veramente del presunto autore oppure si tratti di un falso.
Perizia grafologica: quando chiederla?
Sono molti i casi in cui in cui potrebbe essere necessaria una perizia calligrafica firma. Per esempio quando si vuole disconoscere la propria firma su un documento, dichiarandone di non essere stato l’autore. O ancora su un testamento olografo (vuol dire scritto a mano dal testatore) che mostra una scrittura differente da quella solita della persona. O ancora se ci si imbatte in un documento che si ha il sospetto sia stato alterato, presentando cancellazioni oppure incongruenze rispetto ad altri documenti; si pensi ad un assegno con una cifra diversa rispetto a quella della matrice.
Può anche capitare di voler risalire all’autore, tra alcuni ipotizzati, di scritti anonimi. I casi possono essere molteplici come molteplici sono i documenti che esigono, accanto a testi scritti con mezzi tecnologici, firme, sigle, numeri e altri segni grafici vergati a mano.
In ogni caso, l’esperto in grado di sciogliere ogni dubbio è il perito grafico o esperto in analisi e comparazione della scrittura.
Perito grafologico: chi deve incaricarlo?
Si può anche parlare di grafologo giudiziario, grafologo forense, grafologo peritale. E sono diversi i quesiti che si possono porre. Ad esempio, se ancora non vi è alcun procedimento giudiziario, può essere richiesto un parere preliminare, per verificare quanto fondato sia il proprio dubbio, valutando in seguito alla risposta se e come procedere legalmente.
Se invece si è già all’interno di una fase processuale, potrebbe essere il caso di nominare un consulente perché rediga la perizia, la CTP (cioè la consulenza tecnica di parte), sapendo che anche l’altra parte potrebbe fare lo stesso. In ogni caso l’incarico all’esperto lo assegna la parte che ha interesse al suo lavoro, anche tramite avvocato. Oppure può essere il giudice a stabilire se sia il caso di far intervenire il perito con una Ctu (Consulenza tecnica d’ufficio).
Quanto si spende per perizie calligrafiche costi? I costi dipendono da quello che si chiede al perito, dai documenti da verificare e variano a seconda che si tratta di una perizia, una perizia asseverata o una perizia giurata.
Perizia calligrafica: come si fa?
Per una perizia calligrafica occorrono lo scritto e il documento su cui esso si trova; un sufficiente numero di scritture di comparazione, cioè altri scritti/firme dell’autore presunto, in buon numero e possibilmente “simili” (risalenti allo stesso periodo o alle stesse condizioni di salute, per esempio) in modo da permette all’esperto di fare una comparazione e trarre delle conclusioni.
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